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Cosa dicono sullo Shiatsu... I commenti


 " E' una 'terapia' di benessere per sentirmi più sciolta, libera e sana.  Mi permette di ritrovare energie, salute e vitalità. Mi cura l'anima e il corpo nello stesso momento... il beneficio che ne traggo dura nel tempo e crea una memoria nel corpo che, quando poi ne sente il bisogno, lo ricerca."         (Giorgia)


" Il trattamento shiatsu è per me un momento che mi regalo, uno spazio tutto mio, dedicato solo a me e alle mie sensazioni, durante il quale posso permettermi di staccare da tutto il resto senza sensi di colpa perché mi aiuta a stare meglio e se sto meglio io allora vivo meglio insieme alle persone che ho intorno e migliora la qualità del mio tempo."          (Marta)


" Nonostante durante il trattamento sento tanti punti dolorosi, alla fine avverto sempre un senso di tranquillità e leggerezza...Ho dovuto affrontare momenti veramente difficili nel lavoro che in passato mi avrebbero schiacciato per l'ansia...oggi la mia sensazione (e sono certa che sia stato lo shiatsu..) è sentire le 'spalle più forti' e affrontare tutto con più tranquillità ed equilibrio. E' un trattamento che non si limita a sciogliere le tensioni ma che ti cambia nel modo di essere e di affrontare il brutto e il bello della vita."      (Arianna)


" Il Trattamento shiatsu lo vivo come un momento di auto consapevolezza a 360°. Parte da una ricerca di rilassamento, da una voglia di allentare tensioni, di staccare dalle preoccupazioni che ogni giorno mi trovo ad affrontare. Ma già dal primo contatto con l'operatore sento che il benefico va oltre il benessere fisico... ogni pressione muove in qualche modo pensieri ed emozioni. L'ora di trattamento è un'ora di pura scoperta, è ritrovare l'equilibrio."        (Weiner)


" E' un momento dedicato solo a me, è una scoperta di 'cose' sepolte in me che necessitano di uscire... E' un insieme di tante emozioni, belle e meno belle ma assolutamente necessarie... E' un cammino all'interno di  stessi che ci porta agli altri... E' regalarsi felicità e serenità... E' donarsi e donare agli altri attraverso uno scambio di contatto, di energia che senti fluire... e ti senti tutt'uno con l'Universo."        (Christine)


" E' differente da tutti gli altri massaggi. Ad un certo punto ho sentito scivolare via tutte le tensioni. I punti erano quelli giusti, quelli dove sentivo che c'era qualcosa, senza che lo avessi detto... E' proprio quello che fa per me."        (Sara)


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 La nostra Scuola di Shiatsu riconosciuta quale Ente di Formazione Convenzionato APOS ( Associazione Professionale Operatori e Insegnati Shiatsu ), dal 2005 forma e certifica decine e decine di Operatori Professionisti.
Diplomarsi al Centro Shiatsu Hara dopo 3 anni di percorso professionale equivale a superare la prova di valutazione iniziale in ambito APOS in quanto il curriculum formativo approvato, rispetta i canoni europei con un monte ore minimo di 800 ore di pratica/studio.
Completare un percorso di studi di Shiatsu presso un ente professionale permette di diventare un Operatore Professionista a tutti gli effetti ai sensi della Legge n.4/2013, quindi consente di operare legittimamente con una professione riconosciuta dall'Associazione Professionale di riferimento.
La metodica della didattica, incentrata sulla pratica assidua, il rigore tecnico e il rispetto dei principi della tradizione originaria, preparano indiscutibilmente gli allievi alla futura professione che spesso ci piace chiamare "artigiano delle pressioni".
L'apprendimento dello Shiatsu è alla portata di tutti, certamente il percorso professionale è impegnativo ma non sono richieste particolari doti, sarà cura degli insegnati della scuola guidare e stimolare l'allievo a perfezionare le proprie attitudini.
E' abbastanza ricorrente che chi si rivolge alla Scuola abbia un'innata propensione al benessere o ricerchi un'evoluzione personale, magari senza avere ben chiaro ciò che lo aspetti.  
Spesso chi si iscrive al primo corso è un assiduo cliente/ricevente che vuole fare suo questo metodo per dare benessere diventando parte più attiva.. questa è certamente la motivazione più duratura.
Frequentare la Scuola per 3,4 anni (e oltre, per tanti che continuano a coltivare questa passione) vuol dire condividere ideali e stili di vita volti al benessere e al naturale, scambiare esperienze, sperimentare tecniche nuove ma sicuramente ampliare la propria visione olistica dell'uomo e del mondo.

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EVENTI, FIERE, OPEN DAY

L'Associazione come da finalità costitutive, partecipa periodicamente ad eventi pubblici, fiere del benessere, feste dello sport, animazioni nelle spiagge o parchi, con l'intento di promuovere attraverso lo Shiatsu ed altre tecniche orientali, uno stile di vita sano e più consapevole all'insegna del benessere e della vitalità.

Nello specifico negli ultimi anni ha partecipato a tutte le più importanti Fiere del territorio (Natural Expò Forlì e Rimini, Wellness Food Festival Cesena, Faenza Benessere Festival, Gioia e Benessere Cervia, BenEssere Cesenatico, ecc.) con il contributo degli operatori e allievi della scuola che ogni volta si mettono a disposizione per far provare a tutti i visitatori le diverse tecniche olistiche di cui si occupa l'Associazione stessa.
Periodicamente nella sede di Cesena, apre le porte al pubblico organizzando serate o intere giornate di Open Days rivolte a chiunque sia interessato a conoscere e approfondire le discipline del mondo olistico.

 

PROGETTO VOLONTARIATO AISM

Dal 2008 l'Associazione collabora con l'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) sezione di Cesena, presso la cui sede gli operatori e allievi della scuola (in fase di tirocinio finale) eseguono cicli di trattamenti shiatsu rivolti agli utenti con diversi gradi di disabilità. L'intento di questo percorso di volontariato è quello di dare un sostegno fisico e morale agli ammalati, portando sollievo a questa patologia che per la sua tendenza degenerativa debilita fortemente sia dal punto di vista fisico che nervoso.

In questi anni di pratica i risultati sono stati sensibilmente apprezzati dagli utenti AISM ed è per questo che le sedute di Shiatsu continuano tuttora, rappresentando un momento di vero conforto nella loro quotidianità.

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Nella Medicina Tradizionale Cinese le relazioni tra Yin e Yang vengono riassunte in quattro cosiddette leggi fondamentali ossia queste leggi sono simbolicamente rappresentate nel disegno del Taiji.  Fermiamoci a osservarlo:
Lo spazio è diviso in due colori opposti. Questo è ciò che permette di definirli. Lo Yin è nero perchè lo Yang è bianco.

Non esistono spazi grigi all'interno del diagramma, in ogni punto l'uno e l'altro colore si manifesta solo per contrasto con il suo inverso.
Yin e Yang sono opposti e complementari, pertanto si respingono e si attraggono.
Questo è ciò che viene espresso dalla prima legge
Osserviamo che c'è una piccola zona di bianco nel nero e viceversa: Yin e Yang si fondono a vicenda e non possono sussistere indipendentemente l'uno dall'altro, sono inscindibili e comunicanti; entrambi sono inclusi all'interno di un'unico cerchio per metterne in rilievo la sostanziale unità. Questo cerchio rappresente il Dao, la legge universale che crea sostanze e ritma la vita esprimendosi attraverso questi due principi polari.
Questo è ciò che viene espresso dalla seconda legge
La linea che divide il cerchio non è una linea retta perchè rappresenta un rapporto dinamico, un modello di movimento perpetuo autoregolato, in cui i due elementi sono in uno stretto rapporto di relazione inversa; più cresce lo Yin tanto diminuisce lo Yang e viceversa, da un punto di vista temporale questo avvicendarsi da luogo a un'alternanza ma la quantità di Yin e di Yang del totale rimane invariata.
Questo è ciò che viene espresso dalla terza legge
Infine possiamo osservare che il nero inizia dove il bianco raggiunge il suo apice e viceversa, secondo ciò che la tradizione Cinese esprime nella legge fondamentale dei mutamenti: "giunto all'estremo necessariamente s'inverte": Yin e Yang si trasformano reciprocamente nel loro inverso.
Questo è ciò che viene espresso dalla quarta legge
L'estremo freddo genera il caldo, l'estremo caldo genera il freddo, il Qi freddo dà origine al denso, il Qi caldo al rarefatto.
Il concetto di Yin e Yang ha origine dall'antica "ilosofia cinese, molto probabilmente dall'osservazione del giorno che si tramuta in notte e della notte che si tramuta in giorno, è una concezione presente nelle due religioni propriamente cinesi, Taoismo e Confucianesimo. I caratteri tradizionali per Yin e Yang, possono essere separati e tradotti approssimativamente come il lato in ombra della collina (Yin) e il lato soleggiato della collina (Yang). Il significato di questi caratteri non può che avere più di una connotazione. Siccome Yang fa riferimento al lato soleggiato della collina, corrisponde al giorno e alle funzioni più attive. Al contrario Yin, facendo riferimento al lato in ombra della collina, corrisponde alla notte e alle funzioni meno attive. Il concetto di Yin e Yang può essere illustrato da questa tabella:

YIN YANG
LUNA SOLE
NOTTE GIORNO
OSCURITA' LUCE
FREDDO CALDO
RIPOSO ATTIVITA'
FEMMINILE MASCHILE
NORD SUD
INVERNO ESTATE
INTROVERSO ESTROVERSO
TERRA CIELO
CONTRAZIONE ESPANSIONE
UMIDO SECCO
NEGATIVO POSITIVO


Tutto può essere descritto in termini di Yin o Yang.
Yin e Yang sono opposti
Qualunque cosa ha un suo opposto, non assoluto, ma in termini comparativi. Nessuna cosa può essere completamente Yin o completamente Yang; essa contiene il seme per il proprio opposto. Per esempio il freddo può diventare caldo. "Ciò che va su deve venire giù".
Lo Yin e lo Yang hanno radice l'uno nell'altro
Sono interdipendenti, hanno radice reciproca, l'uno non può esistere senza l'altro. Per esempio, il giorno non può esistere senza la notte.
Lo Ying e lo Yang diminuiscono e crescono
Sono complementari, si consumano e si sostengono a vicenda, sono costantemente mantenuti in equilibrio. Però ci possono essere degli sbilanciamenti che creano problemi, i quattro possibili sbilanciamenti sono: eccesso di Yin- eccesso di Yang- insufficienza di Yin- insufficienza di Yang.
Gli sbilanciamenti che si creano fra Yin e Yang, sono l'argomento principale per quello che riguarda la pratica dello Shiatsu che ha come obiettivo, quello di Ripristinare per quanto è possibile questo squilibrio, dal momento che esso, secondo i precetti della medicina cinese è la causa principale di disturbi o più gravemente di malattie.
A questo punto la domanda che sorge spontanea è: questo sbilanciamento è riferito a cosa?..., abbiamo detto allo yin e allo yang; ma poi in concreto cosa sono? Sono dei concetti unicamente teorici o sono riferiti a qualcosa di reale? La risposta è materia per il prossimo argomento che merita un'approfondimento serio, per l'importanza che ricopre.

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Sebbene lo Shiatsu sia una tecnica tipicamente Giapponese, le sue radici devono essere ricercate nell'antica Medicina Cinese. Il testo più antico ritrovato, "Il classico dell'Imperatore Giallo", risale alla dinastia Han (206 a.C.) e riporta la connessione di come la medicina e la filosofia sono considerate come un unica entità. Il testo tratta una serie di dialoghi tra l'imperatore Huang Ti e il suo Ministro Ch'i Po in cui si evidenzia come sia possibile che l'ambiente circostante possa condizionare l'essere umano.
In base alle diverse regioni della Cina, abbiamo diversi approcci alla Medicina Tradizionale Cinese. Quando i signori della guerra diventarono i padroni del Giappone, le arti marziali assunsero una particolare importanza tra il popolo; nacque così il Jujitsu, tecnica di autodifesa, basata sulla pressione di determinati punti effettuata sul corpo del nemico. Da questa tecnica di autodifesa, intorno al 1600, si sviluppò una forma di massaggio, chiamato Anma, praticata maggiormente dalle persone cieche che, a causa della loro cecità, non possedevano un bagaglio culturale di conoscenze mediche dello stesso livello dei dottori.
Fu all'inizio del XX secolo che si sviluppò lo Shiatsu. Il fondatore di questa tecnica, fu Tamai Tempaku, combinando Anma, Ampuqu (forma di massaggio usato sui bambini) e Do-In (esercizi terapeutici) con l'anatomia, e la fisiologia occientale.  
Durante l'occupazione degli Stati Uniti (1945), fu emessa una direttiva che bandiva tutte le terapie tradizionali; i praticanti, per poter legittimare la loro tecnica, dovettero sottostare alla regola di adattare il loro lavoro secondo la medicina occidentale. Ciò compromise la tradizionalità della terapia ed è proprio per questo che oggi, nel mondo, ci sono tanti stili diversi accomunati sotto il nome di Shiatsu.
Fondamentale per lo Shiatsu fu il contributo che tre praticanti portarono durante il XX secolo:

Tokujro Namikoshi
Shizuto Masunaga
Katsuke Serizawa

Tokujiro Namikoshi
Molto giovane (1905) si trasferì con tutta la famiglia dalla campagna di Hokkaido in un isola del nord Giappone. Per colpa del clima molto rigido, sua madre fu colpita da artrite alle ginocchia che degradò in molte altre zone del corpo. Toqujiro, ancora molto giovane, decise che doveva aiutare la madre e cominciò a sperimentare una tecnica basata su pressioni portate con le mani; piano piano si accorse che i trattamenti a cui sottoponeva la madre, apportavano miglioramenti allo stato di malattia del genitore. Continuando con gli esperimenti si accorse che premendo su ambo i lati della schiena, le ghiandole destinate a produrre cortisone venivano stimolate, producendo un effetto curativo per i reumatismi! Tokujiro aprì lo Shiatsu institute in Hokkaido nel 1925 dopo aver completato i suoi studi di Anma e massaggio occidentale. Lasciò la scuola nel 1933 sotto la supervisione di alcuni dei suoi studenti per andare a Tokio e fondare una nuova scuola per far conoscere la sua tecnica, ciò avvenne nel 1940. Nel 1957 fu legalmente riconosciuta dal Ministero della Sanità americano con il nome di Japan Shiatsu School riscuotendo molto successo. Lo stile Namikoshi, proprio perchè riconosciuto dalla medicina occidentale, non contempla nei suoi trattamenti la teoria dei meridiani; richiede una profonda conoscenza della struttura scheletrico-muscolare del corpo umano e del sistema nervoso.
 
Shizuto Masunaga
Shizuto Masunaga, nato nel 1925 nella periferia di Hiroshima (Giappone), è stato il fondatore e il Presidente del centro Iokai Shiatsu di Tokyo.
Laureato in psicologia presso l'Università di Kyoto e successivamente docente presso l'Università di Tokyo, risente dell'influenza della madre che aveva studiato Shiatsu con il maestro Tempaku e si Diploma alla scuola di Namikoshi, dove rimane come insegnante per circa dieci anni. Verso la fine del xx secolo, Shizuto Masunaga riportò lo Shiatsu alle sue origini, Sviluppando un suo stile personale, da Lui denominato Zen Shiatsu, integrando gli studi di Medicina Tradizionale Cinese e Giapponese con le conoscenze di Fisiologia Occidentale.

Tale sistema considera il ricevente nel suo insieme: attraverso i meridiani, sistema di canali di scorrimento del Ki, l'operatore agisce sulla mente, sullo spirito, sulle emozioni e sul corpo del paziente. Questo riflette la semplicità e l'approccio spirituale proprio dei monaci Buddisti Giapponesi. Lo Zen Shiatsu introduce un sistema diagnostico conosciuto con il nome Kyo/Jitsu che prende in esame l'energia presente nei meridiani, sia essa in difetto (Kyo) che in eccesso (Jitsu) e una nuova serie di esercizi, Makko-Ho, in modo specifico per aiutare lo scorrimento del flusso di Ki all'interno dei meridiani. Masunaga sviluppò anche una forma di diagnosi addominale conosciuta con il nome di Diagnosi in Hara ed estese il percorso dei meridiani tradizionali usati in agopuntura includendo i percorsi supplementari. Dopo la sua morte avvenuta nel 1981, i suoi allievi iniziarono l'insegnamento e la diffusione dello Zen Shiatsu. In particolare Wataru Ohashi, collaboratore di Masunaga, contribuì allo sviluppo e alla diffusione di tale stile in America, personalizzandolo secondo le proprie necessità. Quello di Masunaga è uno stile di Shiatsu che stimola lo studio e lo sviluppo personale; le sue teorie sono oggi molto diffuse in USA ed in Europa.
 
Katsuke Serizawa
Katsuke Serizawa concentrò i suoi studi sugli tsubo (punti sensibili dei meridiani). Fu abile nel dimostrare l'esistenza di questi punti sensibili usando tecniche e strumenti di misura moderni. Chiamò il suo sistema Terapia degli Tsubo e da questa derivò uno stile di Shiatsu conosciuto oggi con il nome di Acupressure Shiatsu.

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